Scatti pubblicati dall'Espresso. Domani torna Scaglia: "Voglio parlare al più presto". Si autosospende ad dell'Ama, Stefano Andrini, vicino al sindaco di Roma, Gianni Alemanno
Alcune foto pubblicate all'indomani della maxi-operazione anti-riciclaggio che ha coinvolto società di Tlc, tra cui quella del fondatore di Fastweb, Silvio Scaglia e il senatore del Pdl Nicola Di Girolamo, smentiscono lo stesso esponente del Pdl, ritratto abbracciato al boss Pugliese. Proprio oggi Di Girolamo, il quale aveva negato ogni contiguità con la criminalità organizzata, è stato ascoltato dalla giunta per le elezioni e l'immunità, alla quale ha chiesto di poter prendere visione delle carte dell'inchiesta che lo riguardano "perché le indicazioni fornite dai giornali sono parziali per imputazioni così gravi come quelle che mi vengono rivolte".
LA MANO SULLA SPALLA
L'Espresso ha pubblicato alcune foto che ritraggono momenti di una cena elettorale, svoltasi nell'aprile del 2008, in sostegno del senatore del Pdl. Negli scatti Di Girolamo tiene una mano sulla spalla al boss della 'ndrangheta Franco Pugliese. In un'altra foto lo stesso boss è insieme a Gennaro Mokbel, l'imprenditore legato in passato ad ambienti della destra eversiva. Entrambe le foto mostrano i protagonisti abbracciati come vecchi amici, proprio come li descrivono gli inquirenti. "Le foto - si legge sull'Espresso - smentiscono le affermazioni fatte da Di Girolamo che ha categoricamente escluso ogni suo rapporto con mafia, camorra e 'ndrangheta".
SI AUTOSOSPENDE AD DI AMA
L'inchiesta vede coinvolto anche l'amministratore delegato di Ama Servizi, l'azienda che a Roma si occupa della nettezza urbana, Stefano Andrini, (vicino a Gianni Alemanno) che si è autosospeso. Il suo nome è citato nel provvedimento di custodia cautelare sulla maxi inchiesta sul riciclaggio. Andrini, secondo il gip, avrebbe costruito con Mokbel la candidatura del senatore Di Girolamo alle politiche del 2008 in un collegio estero. Andrini si è autosospeso "per senso di responsabilità istituzionale nei confronti dell'azienda e del comune di Roma, e per evitare che la mia vicenda venga strumentalizzata per motivi politici". Ma ha ribadito la propria "totale estraneità alla vicenda".
EX NUMERO UNO FASTWEB RIENTRA
L'ex numero uno di Fastweb, Silvio Scaglia, coinvolto nell'inchiesta sul riciclaggio, tornerà domani in Italia. "Sono totalmente tranquillo sulla correttezza del mio operato", ha detto in una nota. "Desidero parlare al più presto con i magistrati per poter rispondere dei fatti che mi sono stati attribuiti", ha aggiunto. Nel comunicato viene precisato che "il ruolo di Silvio Scaglia e quello allora di Fastweb non hanno niente a che fare con personaggi, eventi e reati relativi all'indagine di criminalità mafiosa". I difensori si sono già messi a disposizione dei magistrati per concordare l'interrogatorio in tempi brevi. (Apcom)


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